sabato 27 dicembre 2008

L'economia allo stato attuale: che tristezza!!




Credo che quanto espresso dalla gente comune sia indice di un malcontento reale!

Alessandro dice: Aiuti a chi guadagna fino a 20.000 euro? E chi guadagna dai 20.000 ai 30.000 cosa fa? Dovete aiutare anche noi, siamo quelli che vi votiamo e tiriamo avanti il paese.
Giorgio: aiuti ai meno abbienti? Attenti conosco diversi furbi che lavorano in nero, non pagano tasse ed in più ricevono soldi dal Comune per affitti e bollette.
Maria: guardate che vi ha votato il ceto medio, non il proletariato o la grande industria a cui adesso volete concedere benefici anti-crisi. Sveglia?
Roberto: Sbaglio o in campagna elettorale gli onorevoli del Pdl come il Pd avevano promesso un taglio dei loro stipendi? Mi sembra che stiamo andando dalla parte opposta. Falsi tutti!
Andrea: No ai sussidi. Se date soldi freschi ci saranno i soliti imbroglioni. Riducete l'Irpef invece. Attenti agli immigrati poveri e bisognosi..
Emilio: Sussidi agli extracomunitari? Ci mancherebbe altro! Li vadano a chiedere ai governi dei loro paesi.
In Italia ci sono tanti poveri e gli Italiani hanno la precedenza.
Anna: Visto che le risorse sono limitate, aiuti solo alle famiglie che risiedono regolarmente da almeno 10 anni in Italia.
Beppe: Ma quale aiuto ai poveri. Escluso rare eccezioni i presunti poveri sono furbi che fanno tutto in nero, non pagano tasse e beccano pure soldi dalle amministrazioni locali.
Alberto: Si chiudono troppe fabbriche, arrivano troppi stranieri,aumentano i disoccupati, le famiglie sono sempre più povere, le tasse non diminuiscono, la miscela è esplosiva. Okkio
Alessio: I piccoli imprenditori che hanno votato il governo stanno perdendo la fiducia, controlli più di prima, stato di polizia fiscale non abolito. Perchè stiamo tardando?
E così via......

Mi trovo costretto ad insistere che urgono riforme strutturali e soluzioni drastiche che servano a rilanciare l'economia, anche se destinate ad aumentare temporaneamente il debito pubblico. Occorre un serio aiuto alla classe media ed alle Aziende, che può essere tradotto in tagli percentuali sull'Irpef per i redditi medio-bassi, diminuzioni dell'Iva come fatto per esempio dall'Inghilterra, agevolazioni alle imprese, diminuzione del costo della manodopera.
Mi auguro che lo Stato sappia come si deve fare ad incentivare i consumi e a rilanciare la produttività.
Mi rendo onestamente conto che la crisi dei mercati è globale, che l'Economia passa anche da paesi quali Brasile, Cina, India, ed altri che fino ad alcuni decenni fa avevano un peso economico-finanziario fortemente diverso da quello odierno, ma auspico a me stesso, per il bene della mia Nazione che, superato questo periodo di impasse, l'Italia stessa possa essere, al pari di altri, fra i primi paesi a rilanciarsi e non sia costretta a rimanere al palo, per scelte obiettivamente criticabili.
E' importante sostenere la domanda in un paese come il nostro che non è ricco di materie prime come ad esempio il Brasile, e che punta sulla lavorazione del prodotto tramite l'Industria manifatturiera, e per farlo, lo Stato deve incentivare gli scambi e, allo stesso tempo, contenere la disoccupazione tramite misure dirette a creare sostegno al lavoro.
Mi è capitato di leggere in questi giorni l'appello fatto dal ministro Tremonti sull'acquisto delle nuove emissioni di Bot-cct. Egli ha esortato gli Italiani ad acquistarli definendoli strumento di investimento sicuro. Sarebbe però importante una volta tanto rendere coscienti tutti noi di cosa intende fare di quei soldi in maniera trasparente.
Mi permetto di dire che se il divario fra titoli di Stato Italiani e Bund tedeschi ha raggiunto un punto e venti in percentuale in più, ciò significa che le garanzie connesse ai titoli di Stato Italiani sono inferiori rispetto a quelli della Germania e sta a Tremonti riportare il rapporto fra Deficit-Pil a livelli più congrui e a far scendere di nuovo tale forbice.
E' inutile mettersi a dire che gli Italiani non sono cicale ma formiche, e che le famiglie nostrane tendono a risparmiare e a non fare debiti. E comunque, se devo dire la verità, le banche non mi sono granchè simpatiche, ma fra prestare denaro alle banche e prestarlo allo Stato, io preferirei darlo alle prime.
Anche perchè in teoria ci sono conti correnti di deposito, che odiernamente garantiscono tassi percentuali certi del 5,25-5-4,75%, quindi superiori a quanto garantisce un bot ed a volte, anche un fondo obbligazionario:
vedi Conto Arancio, Santander, Rendimax che sono garantiti fino a 103.000 euro dal fondo Interbancario di tutela dei depositi di c/c e in teoria sono soldi che dovrebbero essere utilizzati per prestare denaro a privati ed aziende, mentre lo Stato li usa soprattutto per ripianare debiti e sprechi derivanti da scelte di politica economica a volte non del tutto condivisibili.
Inoltre è di ieri la notizia:
Fonte Adnkronos - Roma, 26 dic. (Ign) - La crisi non risparmia il Natale. E i consumi scivolano giù del -20% rispetto al 2007. E' quanto risulta dalle prime stime delle associazioni dei consumatori che parlano di una forte contrazione dei consumi sia in quantità che in qualità e di una situazione poco incoraggiante anche per quanto riguarda i prossimi saldi, con un calo previsto del 30%.....I consumatori dunque confermano la gravità della crisi attuale e del prossimo futuro in assenza di interventi concreti. Per questo si rende necessaria, secondo Elio Lannutti e Rosario Trefiletti di Federconsumatori-Adusbef, "una manovra di politica economica per dare fiato al mercato, famiglie ed imprese, al cui centro vi siano due precise questioni: la tutela del reddito dei lavoratori allontanati dal ciclo produttivo ed un processo generale di defiscalizzazione di almeno 1200 euro all'anno per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati".

Speriamo bene..





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